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Archivi del mese: Luglio 2008

Luna

Ho latitato qualche giorno xkè anche i Gatti ogni

 tanto fanno le vacanze…(365 giorni all’anno) Rieccomi 🙂

“Un gattino di intelligenza media fa molte più domande di qualunque bambino di cinque anni”
CARL VAN VECHTEN

Luna

Luna stava attraversando incautamente la strada

mentre passava mia nipote…e così …altro Gatto in Famiglia

(Il guinzaglio era solo per fare la foto

sul terrazzo al quarto piano …aveva una

gran voglia di fare il Gatto Ragno…)

Benvenuta Luna !

Miao

Questa storia mi è stata inviata su “Micificio Web” da Diana.

“Miao”di Diana Macchitella

Miao stava attraversando la strada, quel brutto nastro d’asfalto che passa davanti alla casa di Giulia, la sua umana, tanto buona e carina…Seguiva una traccia odorosa di fiori nel tiepido sole di primavera. L’erba era già alta, i papaveri erano in fiore e, al di là della strada cattiva ,il ruscello cantava la sua canzone…
Proprio una bella giornata di aria tersa.All’improvviso un gran frastuono, il mostro di ferro ruggente da lontano si stava avventando su di lei…Miao cercò di correre oltre , ma non ci fu stridor di freni, solo quelle ruote assassine che la colpirono in pieno.


Non aveva dolore Miao, nessun dolore, solo un offuscamento agli occhi ed una grande debolezza.
Pensava a Giulia che era ancora nel suo letto caldo, le aveva aperto la porta ed era subito rientrata. Ma Giulia non aveva colpa, era stata Miao a chiederle insistentemente di uscire nel sole!
Una grande debolezza si era impossessata di Miao: La micia sapeva cos’era, la morte che non perdona, lo sapeva per averla iscritta nei geni, non l’aveva mai vista la morte, ma ora sapeva che era arrivata e che se la stava portando via.
No, non voleva morire lì, su quel nastro d’asfalto assassino, lei voleva l’erba ,il profumo dei fiori, il suono del torrente..voleva tornare nella natura amica e chiudere gli occhi nel verde.
Giulia l’avrebbe cercata, l’avrebbe trovata sulla proda erbosa, composta sul morbido cuscino ed avrebbe pianto…
Miao sapeva che un giorno, attraversato il Ponte che porta alla Prateria, avrebbe rivisto la sua umana e non l’avrebbe lasciata mai più!

Chiuse gli occhi nel sole, ora era felice.
Diana Macchitella © 9 Giugno 2002