Durante il mio ultimo tour solitario alla ricerca di cose belle da scaraventare dentro la mia amata Nikon, mi sono imbattuto in questa scritta dolcissima posta su un palo, accanto ad una panchina panoramica di Camogli mentre ero in attesa del tramonto.
Caro scrittore innamorato, vorrei poterti abbracciare ed ascoltare la tua storia con lei, sapere dei sorrisi che avete lasciato nei posti dove siete stati felici, come quando seduti qui vi giuravate amore.
Rimarranno qui, come queste parole che hai voluto dedicarle. Ho rivolto lo sguardo al cielo lasciando un sorriso a questa sconosciuta tanto amata scorgendo un cuore tra le nuvole, in questo posto meraviglioso, mentre il sole che un tempo vi ha abbracciato, pian piano si immergeva rosso.

 

“Torno proprio qui dopo la tua morte. Qui giace un’emozione che non potrò mai più dimenticare, così
come una parte del mio cuore, sei con me, oggi più di prima per sempre.
Fede e Cal.”

Si sono lasciati nella maniera peggiore che possa esistere. Non si
videro più, né si sentirono. Ma nei posti dove sono stati, ci sono
ancora loro due che sorridono.
(Frase trovata in rete)

Notte di frastuoni e saette, sembrano urla a squarciare il silenzio, a coprire i miei pensieri. Chissà che si rimproverano lassù i fulmini, litigate e grandinate, segnali di luce e voci diverse e prepotenti, il pianto di un bambino a bagnar visi di lacrime chiare di lampi, mentre sente lentamente allontanare il mostro rumoroso, lamenti che si spengono e luci lontane, ecco tornar pensieri che alzano lenzuola e silenzi da asciugare.