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Social Treno

Social Treno

E ti piace ricordarne il sorriso che non ti ha fatto e che tu le hai deciso In un vuoto di felicità.

Nel corso della vita, in questo viaggio con fermate diverse, si fanno molti incontri casuali. Nei social, un pò come su un treno, ti ritrovi a percorrere parte del tuo tempo con persone nuove, spesso nascoste come dietro ad un giornale in un’ immagine di profilo. Impari a conoscerle anche se non senti il tono della loro voce, leggi ciò che scrivono, vedi quello che leggono, osservi le foto che pubblicano, gli aforismi che utilizzano. In molte puoi coglierne lo stato d’animo, intuire la loro tristezza o solitudine, a volte felicità o rabbia. La maggior parte scende alla prima fermata e non lascia alcun segno, altre continuano il viaggio insieme a te e vorresti scoprire la loro storia, i sogni, le paure. Le vedi scrutare l’orizzonte immerse nei loro pensieri con occhi mai fermi che cambiano colore seguendo paesaggi immaginari in cui vorrebbero scappare, ti accorgi che continuano a vedere lontano anche in galleria e vedi riflessa la loro immagine come fosse un’altra persona, a volte sorridono immerse in un pensiero. Spesso un evento casuale, tipo qualcosa che faccia sorridere i componenti della carrozza, una foto social divertente li avvicina. Tra anime che hanno percorsi simili e stessa velocità di viaggio non è difficile fare amicizia e svelare parte di sé ritrovandosi poi di nuovo a viaggiare sullo stesso binario.
Inevitabilmente ognuno scende alla propria fermata e riprende il cammino, il viaggio è stato piacevole e quasi non si vede l’ora di riprenderlo per scoprire ancora un pò di quei viaggiatori ora più familiari. Capita che non vorresti scendere e accompagnarli un pò più in là incuriosito e affascinato, ma la magia esiste solo all’interno del carrozzone, una volta scesi si torna sconosciuti perchè nessuno si rincorre più, magari perchè non ha il coraggio di farlo e decide malinconico di cambiare percorso.
Non posso che associare questo mio pensiero alla splendida “Le Passanti” del concittadino Fabrizio De Andrè dedicandolo a tutti quei viaggiatori dagli occhi pieni di tristezza e speranza.

Alla compagna di viaggio i suoi occhi il più bel paesaggio fan sembrare più corto il cammino.
E magari sei l’unico a capirla e la fai scendere senza seguirla senza averle sfiorato la mano.